10 trend di marketing per il 2023

trend marketing 2023

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Introduzione 

A cavallo di un nuovo anno tornano nuove considerazioni. 

Se ci fermiamo a osservare l’anno passato, con un rewind accelerato, è chiaro che il 2022 è stato un anno importante per il mondo digitale, quasi epocale. 

Dalla previsione dei trend per il 2022, abbiamo visto concretizzarsi quelli che erano gli scenari di cui avevo parlato: l’importanza dei contenuti di qualità e delle soft skill, l’accento sulla sostenibilità e il lavoro da freelance, così come il successo degli e-commerce. 

A distanza di un anno mi sento di dire che i temi che avevo pronosticato lo scorso anno durante il 2023 si rafforzeranno senz’altro, trovando nuove e solide conferme. 

Tuttavia, a questi trend se ne affiancheranno altri che non possiamo ignorare. 

Come dicevo il 2022 è stato un anno importante, un anno che ha visto quasi 5 miliardi di persone utilizzare internet assiduamente, un anno che ha confermato il mondo digitale come una realtà da cui è impossibile prescindere qualunque sia l’ambito in cui operiamo, un anno che ha visto una nuova consapevolezza generazionale con la virata, in grande massa, sulla libertà di scelta a dispetto del posto fisso. 

Un anno fatto anche di tante insicurezze, di nuovi costi da affrontare, di grandi spese e che ha richiesto a tutti un forte investimento di tempo e di denaro, un sacrificio comune. 

Cosa si preannuncia per il nuovo anno? Quali saranno i trend digitali, di business e marketing per il 2023? Ho provato a fare qualche riflessione. 

L’inglese (e non solo)

Questo punto l’ho dato erroneamente per scontato, e invece oggi l’inglese rappresenta ancora un limite per tanti professionisti e professioniste. 

In un mondo così aperto, senza barriere, con una logistica digitale che ha sfondato ogni limite e porta, credo che la conoscenza dell’inglese sia un obbligo e non una skill in più. 

Leggere i libri che in italiano non vengono tradotti, ascoltare podcast o guardare video di qualità, tenersi aggiornati attraverso canali esteri che sono una (e più) spanna in avanti su tanti temi, ma anche partecipare a webinar ed eventi. 

Senza l’inglese rinunciamo a tutto questo ed è impensabile. Oltre a rinunciare all’opportunità, come professionisti e come aziende, di affacciarci a scenari più ampi. 

Aggiungo a tutto questo che molti utenti utilizzano gli strumenti di traduzione automatica per leggere contenuti di altri o per aggiornare i propri, con il rischio di ottenere una traduzione errata. 

Nel 2023 non ci sarà più tempo per il “the pen is on the table”, e devi davvero valutare di migliorare la tua conoscenza inglese. 

Non abbiamo più confini, non creare i tuoi. 

Comunicazione inclusiva

L’inclusività è un tema sensibile, sul quale è difficile e non sempre opportuno esporsi senza rischiare di cadere in un banale color washing. 

Credo che alla base di questo sia capire se ci sia l’intenzione o no, di professionisti e aziende, di sposare la causa. 

Appurato questo, credo che nel momento in cui si condividono certi valori, sia importante assicurarsi di essere realmente inclusivi, di impegnarsi in tal senso. 

E non mi riferisco solo all’inclusività di genere, ma bensì a quella molto più ampia, verso le persone. 

Non perdiamo di vista questo: ci rivolgiamo a persone in carne ed ossa, e il qualunquismo e il generalizzare non portano da nessuna parte. Un esempio? Potresti migliorare il tuo chatbot affinché dia la sensazione di prendersi cura delle persone o, meglio ancora, sostituirlo con un customer care che funzioni

Detto ciò, valuta la tua posizione e, se necessario, smussare tutti quelli che possono essere degli inconsapevoli pregiudizi, lavorando per far sentire tutto il pubblico incluso dalla tua comunicazione. 

La pubblicità renderà consapevoli

Che dire della pubblicità? La pubblicità classica, quelle che ti parla del prodotto, credo sia più che superata, e non lo dico da ora. 

Tuttavia, c’è un trend ancora più forte in arrivo. La pubblicità avrà uno scopo ancora più essenziale: i brand hanno già iniziato a farlo e aiuteranno sempre di più i consumatori nelle loro scelte, motivandoli con azioni che prescinderanno dal marchio. 

Sostenibilità, trasparenza, ancora inclusività. Le persone sceglieranno i brand per i valori che custodiscono e si fidelizzano per quello, e questo va ben oltre alla semplice vendita del prodotto. 

A parità di oggetto di vendita, le persone sceglieranno quel marchio che li accompagna in una scelta consapevole verso valori ben più grandi. 

Ci sono aziende che lo fanno da tempo, come Rapanui, che vende vestiti sostenibili, mentre altre si stanno accorgendo di questo valore aggiunto pian piano. 

Quando penserai alla pubblicità da fare per il tuo servizio o prodotto ricorda di parlare anche del come e perché lo fai. 

Insomma, vendi qualunque cosa, ok, ma allinea alla vendita azioni concrete e tangibili, sempre facendo attenzione che si tratti di azioni autentiche e non di quello che viene descritto come “purpose-washing”.

Social? Il successo dei video brevi

Il trend sovrano per quanto riguarda i social saranno i video brevi. 

Questo trend non lo dettano di certo le piattaforme, anzi. 

Sono le piattaforme stesse ad adattarsi alle esigenze del pubblico, un pubblico sempre meno concentrato, bombardato dalla qualunque, in cerca dei contenuti “snackable”, da divorare in pochi istanti come uno snack. 

La sua attenzione, si sa, è pari a pochi secondi per ogni contenuto e i video brevi sono la vera risposta a questa esigenza. 

Ad oggi gli short di YouTube sono uno dei contenuti più visti, come quelli TikTok.

Dalla mia esperienza ti dico che i video brevi sono una sorta di dialogo con il pubblico, un botta e risposta veloce, una riflessione immediata. Ecco qualche spunto.

Se hai ancora dubbi, fidati, prepara i tuoi primi video shorts 

Le super app

Sebbene io sia un promotore della lentezza in senso lato, del gustarsi una lettura, del concedermi tempo per scoprire un tool, una piattaforma e così via, mi rendo perfettamente conto che la generazione che maggiormente utilizza il digitale è quella del “tutto e subito”. 

E se le persone vogliono questo, diventa un trend la risposta che dobbiamo offrire loro. 

L’abbiamo visto nel trend dei video brevi, il pubblico ha bisogno di qualcosa di immediato

Per questo ecco che la carica delle super app, applicazioni “tutto in uno”, è un trend da attenzionare. Si tratta di applicazioni multifunzione che al loro interno permettono di accedere a cataloghi, strumenti, e-commerce, messaggistica e tanto altro. 

Qualche azienda è già sul pezzo e sta per lanciare la propria, come Walmart.  

Perchè le super app saranno il must have del 2023? Perché rispondono a criteri di comodità, velocità e immediatezza. Tutto quello che gli utenti desiderano. 

Outsourcing 

Outsourcing è sinonimo di ottimizzazione. 

Se fino ad oggi erano soprattutto le grandi imprese ad affidarsi ai servizi outsourcing, si sta delineando un nuovo profilo dei professionisti e delle professioniste. 

Oggi chi fa impresa o startup non vuole rinunciare a nessuna opportunità di crescita, opportunità che derivano dal costruire un team eterogeneo. 

Da un lato ci sono, quindi, le aziende che vogliono un professionista verticale senza l’obbligo di un’assunzione, dall’altro ci sono esperti di vari settori che vogliono offrire il proprio lavoro da freelance. Si incontrano a metà strada e nel 2023 ci sarà un’ulteriore impennata di questo fenomeno. 

Influencer marketing 

Secondo alcuni studi degli anni passati per ogni € investito in influencer marketing per l’azienda ne entrano circa 5 volte tanto. 

Questo dato è un trend in crescita perché le persone parlano alle persone (ancora una volta). 

Un volto che ti rappresenta, nel quale il pubblico possa riconoscersi e che ne apprezza la personalità vale più di molte parole. 

Grazie ai social questo è un trend in continua crescita. 

E-mail marketing 

Mi sento di aggiungere a questa lista di trend per il 2023 l’email marketing. È vero, non è certamente un argomento nuovo, ma sicuramente è un argomento che si rinforzerà in vista di alcuni cambiamenti che hanno iniziato a delinearsi negli ultimi tempi. 

Una profilazione accurata dei contatti, la diversificazione dei contenuti per ognuno di essi e una comunicazione strutturata affinché il contenuto risulti piacevole da leggere sono i requisiti per un piano che funzioni. 

D’altra parte i metodi che funzionano per ottenere e fidelizzare lead si protraggono nel tempo. 

Messaggistica istantanea

Il 2023 vedrà sul podio dei sistemi a cui dare attenzione le app di messaggistica istantanea. I motivi sono due: il primo è che si tratta di un metodo efficace e veloce per fare marketing, perché diretto e con un alto tasso di apertura; il secondo è che grazie alle app di messaggistica in tempo reale si potranno raccogliere nuovi dati sugli utenti, da utilizzare per nuove campagne. 

Intelligenza artificiale

Dulcis in fundo: l’intelligenza artificiale. 

Di recente ho fatto un esperimento interessante. Ho utilizzato Chat GPT per provare ad elaborare un testo. Il risultato? Pazzesco. Ne è venuto fuori un testo leggibile, chiaro, abbastanza esaustivo. 

Questo è un punto di partenza che porterà a traguardi importanti. Si, perché l’AI ci affiancherà nel lavoro, renderà semplici fasi di revisioni, bozze e presentazioni veloci da fare in tempi brevi. 

Ci affiancherà, appunto. 

Il lavoro creativo che viene dalla mente non potrà certamente essere sostituito da una macchina. 

Conclusioni

Il 2022 lascia il testimone a un 2023 che personalmente mi entusiasma molto dal punto di vista innovativo. 

Non vedo l’ora di sporcarmi le mani, di sperimentare, di scoprire cosa ci riserverà il nuovo anno. 

Ancora una volta: meno buoni propositi e più obiettivi da perseguire

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