Business Model Canvas: cos’è e come si compila

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Introduzione

In un dinamismo così in fermento nel quale pullulano aziende, startup e professionisti, è importante saper bilanciare metodo e intuito, affinché i modelli di impresa siano sempre attuali e performanti. Per garantire questo bilanciamento esiste uno strumento di cui avrai probabilmente sentito parlare: il Business Model Canvas

Alexander Osterwalder ha dedicato, e continua a farlo, buona parte della sua carriera come consulente e autore di libri relativi al Business Model Canvas. 

Proprio Osterwalder introduce l’argomento nei suoi libri, portando all’attenzione delle aziende e dei professionisti uno schema al quale affidarsi per impostare e guidare il proprio business nella giusta direzione. 

Osterwalder dice che “Il Business Model Canvas descrive la logica con la quale un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore.” 

Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Come si compila un Business Model Canvas? Te ne parlo, analizzando ogni suo aspetto. 

Cos’è il Business Model Canvas

Avrai capito che il Business Model Canvas è uno strumento di grande supporto per definire con precisione, attraverso una serie di parametri, un modello di business che funzioni. 

Questo strumento è largamente utilizzato da imprese giovani, startup, ma anche da realtà più solide e strutturate, quando si tratta di apportare cambiamento o introdurre novità nel già esistente schema aziendale. 

Questo modello, in sostanza, guida le aziende e le professioni ad avere una chiara visione di quelli che sono, già in principio, tutti i fattori che possano in qualche modo intervenire nell’avvio di un’impresa. 

Il Business Model Canvas oggi è un modello riconosciuto e approvato dalle imprese su scala mondiale ed è prassi comune affidarsi ad esso. 

Struttura del Business Model Canvas

Il Business Model Canvas, va detto, è uno strumento che funziona e che è stato riconosciuto come efficace in maniera collettiva grazie alla sua semplicità di esecuzione e al forte ed immediato impatto grafico che offre. 

Si tratta, infatti, di uno schema, una tabella all’interno della quale si individuano a colpo d’occhio gli aspetti fondamentali da tenere conto.

Quest’attività, oltre a dare un reale contributo nella costruzione di una chiara panoramica, è un buon esercizio di brainstorming aziendale, in quanto invita tutte le persone del team a ragionare e a condividere insieme idee, proposte e spunti.

Ecco un esempio di come si presenta il BMC. 

business model canvas

Vediamo una ad una le sezioni del Business Model Canvas. 

Partner Chiave

In molti modelli i partner chiave sono indicati con il termine inglese Key Partners. In questo quadrante del modello di business che ti appresti a compilare vanno inserite le aziende che possono rivelarsi dei partner e stakeholder, entità con le quali creare un binomio lavorativo e professionale

Realizzare un Business Model Canvas significa chiedersi quali sono le aziende con cui varrebbe la pena stringere dei rapporti collaborativi, anche se solo in via ipotetica in un primo momento. 

Ad esempio, se ti occupi di packaging potresti inserire in questa sezione le aziende del territorio che potrebbero rivelarsi ottimi fornitori di materie prime, come cartone o grafici. 

Attività chiave

Il riquadro delle attività chiave, definito anche Key Activities, è destinato alla raccolta di tutte quelle attività necessarie per impostare, avviare e condurre avanti la propria azienda. In questo punto bisogna essere molto concreti perché, altrimenti, la lista delle attività potrebbe essere infinita.

Il modello di business serve a visualizzare tutte quelle azioni che sono importanti per supportare la tua proposta di valore

Alcune attività potrebbero essere:

  • Creare e distribuire del software
  • Gestire i vari partner
  • Organizzare la logistica
  • E così via.

Non risparmiarti in questa sezione e butta giù tutto quello che viene in mente a te e al tuo team. 

Risorse chiave

Le risorse chiave da inserire in un Business Model Canvas sono tutte quelle assolutamente necessarie per poter procedere con l’attività.

Per risorse si intendono sia quelle materiali, come automobili se si tratta di un’azienda con rete commerciale, computer, tecnologie, ma anche risorse non materiali, come dei software gestionali, fondi economici, documenti, licenze e così via. 

Parliamo di quelle risorse senza le quali l’attività e il business non possono sussistere. 

Proposta di valore

In questo riquadro torna un argomento di cui parlo spesso, la value proposition. Qui dovrai inserire la risposta alla domanda esistenziale per le aziende e cioè perché il pubblico o i clienti devono preferire te agli altri? Quale valore porta la tua azienda per i clienti?

la risposta non è mai scontata, ma deve essere autentica. Prendi spunto da qualche esempio di value proposition di cui ti parlo qui.

Relazioni con i clienti

Questa sezione è tanto importante quanto sottovalutata. Non smetterò mai di dire che i clienti sono e devono continuare ad essere il fulcro di qualsiasi business. Qui è bene appuntare quali possono essere le strategie che intendi attuare per coccolare i clienti, fidelizzare e prendersi cura di loro. 

Un esempio? Prevedere la possibilità di attivare un servizio di customer care.  

Canali

Hai già pensato a quali canali, online o no, utilizzerai per avviare e supportare la tua azienda? Se la risposta è no, questo è il quadrante del modello che ti invita a rifletterci.

Canali social, campagne pubblicitarie, riviste di settore, eventi, fiere e chi più ne ha più ne metta. Prevedi tutti possibili canali grazie ai quali puoi comunicare alle persone che la tua azienda esiste. 

Cerca la strada del pragmatismo anche in questa riflessione, perché non tutti i canali sono adatti ad un determinato business. Intercetta quelli giusti. 

Segmenti di clientela

Per rispondere a questo segmento del modello di business devi chiederti chi sono i tuoi clienti. Ti consiglio di compilare questo quadrante con un’indagine approfondita, effettuata tramite le mappe di empatia (e non solo), uno strumento pazzesco per definire l’identikit dei tuoi clienti o potenziali tali.  

Struttura dei costi

Se hai già previsto quali sono i costi che la tua attività sta affrontando e dovrà continuare a sostenere, questa è l’area dedicata all’inserimento di questi dati. 

Assicurati di non tralasciare nessun tipo di costo, perché il Business Model Canvas, oltre a a fornire un quadro completo, deve offrire anche la possibilità di captare la fattibilità di un’impresa. 

Flussi di ricavi

Ed arriviamo, poi, a quello che senza dubbio è il riquadro che più spaventa e che richiede uno sforzo maggiore da parte tua e del team.

In questa sezione è importante inserire tutte le fonti di ricavo del tuo business. 

Conclusioni

I vantaggi di un Business Model Canvas non sono subito chiari, ma si palesano ben presto.

Questo modello è innanzitutto veloce, snello e di rapida esecuzione. Inoltre, come anticipato, avvicina i membri di un team in una sessione creativa e libera di lavoro. Si tratta di un modello dove si tiene conto dell’importanza del cliente, dei dettagli da non dimenticare, delle risorse e dei limiti e ti consente di avere un’organizzazione metodica. 

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