La sindrome da Partita IVA: come sopravvivere

sindrome da partita iva

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Introduzione

“Se non produci significa che stai perdendo tempo”. 

È o non è questa la frase che senti pronunciare spesso dalla tua coscienza da freelance (e non solo)?

La vita di un freelance e dei possessori di Partita IVA, in genere, è scandita da ritmi frenetici, ansia, burnout, stress e carichi di lavoro enormi. 

Questo succede quando il lavoro viene concettualmente vissuto come una paranoia. L’essere i capi di se stessi significa vivere il tempo come unica fonte di reddito.

Più lavoro e più guadagno.

Sono tantissimi i freelance che conosco che si fanno ingoiare dal vortice, e li capisco bene. Tuttavia, arriva un certo punto della tua vita lavorativa in cui tutto questo diventa insostenibile e c’è una chiave di volta per superare la cosiddetta sindrome da partiva IVA: lavorare meglio, non lavorare di più

Spulciamo l’argomento. 

Essere capi di se stessi: pro e i contro

Essere freelance ha pro e contro, come tutte le cose. Tempo fa ho parlato in maniera dettagliata dell’argomento, portando alla luce numeri da capogiro. Quasi il 50% della forza lavoro, infatti, è freelance e questo perché la libera professione presenta moltissimi aspetti positivi. 

La gestione autonoma del tempo e delle mansioni, ma anche una diversa consapevolezza delle proprie capacità, la possibilità di arricchire il proprio lavoro come si crede e la flessibilità. I pro sono tanti, e sono evidenti tanto da invogliare quel salto dalla professione dipendente a quella libera

Però nei primi tempi quelli che ci sembravano vantaggi impagabili lasciano spazio a dubbi ed incertezze.

E se aggiungiamo a questo anche la procrastinazione? Quella tendenza a ridursi all’ultimo minuto prima di una scadenza, che poi ci costringe a fare le ore piccole per concludere il lavoro. 

Va detto, infatti, che nonostante i tanti aspetti attrattivi della vita da freelance, si tratta di una strada impegnativa. 

E forse l’impegno più grande è quello emotivo. Emotivo perché si tratta di imparare a bilanciare la gestione di nuovi serrati ritmi, gestire la paura di perdere tempo, di perdere clienti se non viene detto si ad ognuno di loro. 

Emotivo perché arriva il giorno in cui senti di voler mollare, perchè ogni minuto dedicato ad un’attività fuori dal lavoro ti sembra superflua, che stia rubando tempo prezioso. 

E poi ci sono le classiche domande che sono arrivate almeno una volta all’inizio della tua carriera da freelance:

Le più ricorrenti, ma non le uniche domande. Mi capita spesso di confrontarmi su questi temi con clienti o studenti, sia perchè mi piace parlarne avendo passato io per primo tutte queste fasi, sia perchè è una condizione molto diffusa. 

Queste domande hanno risposte? La sindrome da Partita IVA, a quanto pare, ha dei “sintomi” molto comuni, e quindi sono comuni anche le best practices che puoi applicare. 

Ascoltare i propri bisogni

Spingersi oltre i propri limiti può essere distruttivo e a sostegno di questo ci sono numerosi studi nell’ambito della psicologia del lavoro. Negli anni 50 Abraham Maslow propose il modello chiamato piramide di Maslow, o anche gerarchia di Maslow. 

In questa piramide si notano diverse tipologie di bisogni umani:

  • Una base caratterizzata dai bisogni fisiologici, come la fame e il sonno
  • I bisogni di sicurezza, come la tranquillità, la lotta all’ansia
  • I bisogni di appartenenza, individuati negli affetti, nella socialità
  • I bisogni di stima, quindi il riconoscimento sociale e professionale
  • L’autorealizzazione, la crescita in senso ampio, che sia riconosciuta dai colleghi e dalla società. 

Questa piramide nasce per dimostrare che i bisogni fisiologici sono quelli di cui non possiamo fare a meno ma che, una volta soddisfatti, non si ripresentano spesso. 

Tutti gli altri, dagli affetti ai riconoscimenti sociali, devono essere continuamente alimentati altrimenti l’individuo si sente insoddisfatto e frustrato. 

Il senso di questo studio è la prioritizzazione. Impara a dare il giusto peso alle tue priorità, occupandosi dei fondamenti e partendo dalle basi per poi arrivare agli obiettivi in punta, e non viceversa. 

Assumi il controllo sulle attività

Una volta gestita la scala di priorità, è il momento di passare ad assumere il pieno controllo sulla tua giornata. 

Piano, seguendo i tempi necessari, prova a destinare ad ogni attività un tempo massimo. Finito quel tempo passa ad altro. Solo in questo modo potrai trovare il tempo per lo sport, per la famiglia e per gli amici. 

C’è una domanda che ritorna spesso: cosa fa un freelance o un possessore di Partita IVA nel suo tempo libero? Se non assume il pieno controllo delle sue attività lavora. 

Quindi metti in conto di lasciare un lavoro a metà, di prolungare una scadenza, perchè sappiamo bene che altrimenti si potrebbe lavorare ad oltranza. 

Rientrano in questo punto l’imparare a dire no, selezionare i clienti con cui lavoriamo. Non è vero che se inizi a rifiutare un lavoro non ci saranno altre occasioni. 

Ho provato sulla mia pelle che le occasioni migliori sono arrivate proprio dopo i miei no. 

Celebra i successi

Se per ogni piccolo successo ottenuto, per ogni nuovo cliente soddisfatto o per ogni vittoria lavorativa prendessimo l’abitudine di festeggiare e di celebrare come si deve il momento, le ansie che ci guardano da dietro il nostro schermo del computer o dalle note di un’agenda avrebbero un peso diverso. 

Io lo faccio con la cartella delle cose belle, una cartella dove annoto le mie soddisfazioni lavorative. Ti consiglio di prendere questa abitudine perché, soprattutto per i freelance che lavorano da soli e non in un team, fa bene sentirsi gratificati dal successo. 

Conclusioni

Certo! Ogni esperienza è a sé, personale, con le proprie motivazioni e con momenti più o meno pieni di scadenze e di lavoro. Però sono sicuro che ti sarai riconosciuto o riconosciuta in uno di questi punti.

Se è così sappi che siamo tutti nella stessa bolla, e che quei vantaggi che ti hanno spinto ad inseguire il tuo sogno imprenditoriale, a diventare il capo di te stesso o te stessa sono ancora lì e sono dei vantaggi impagabili. 

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