Il mio significato di gratitudine

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Introduzione

Quanto spesso accade che nel tempo del lavoro, quello che dedichiamo alle nostre attività professionali, siamo del tutto assorbiti dalle performance, dei risultati, da quello che diamo, che dobbiamo o vogliamo continuare a dare, per ottenere indietro gratificazione e successo?

Quanto spesso accade nelle nostre professioni di distaccarci un pò dalla realtà, a volte dimenticando che al di là di uno schermo, di un contratto, di un preventivo ci sono sempre e comunque delle persone? 

E infine, quante volte ci dimentichiamo di dire semplicemente grazie?

Per me la gratitudine è un valore di molto peso e allora questa volta voglio solo prendermi 5 minuti ed esprimere che significato ha questa parola. 

Il mio significato di gratitudine sul lavoro

Per spiegarti cosa significa per me gratitudine, in ambito professionale si intende, voglio partire dalla frase che la fa da padrona nel mio studio. Su una lavagnetta in bella vista c’è scritto “Condividi, aiuta, cresci, guadagna”. 

Parto da qui perché il mio lavoro è fatto per una gran parte di lezioni, consulenza, seguo gli studenti della mia academy quotidianamente, partecipo ad eventi e aiuto aziende e professionisti. 

Quello è il mio lavoro. 

Ma sono grato che tra tutte queste attività che svolgo, ci sia anche spazio per la generosità, la condivisione e l’aiuto

Poi arriva la crescita e il guadagno, quelli sono obiettivi ben chiari e più o meno comuni. 

Oltre alla crescita, oltre al guadagno, io ho una grande opportunità, che è quella di poter offrire il mio supporto a imprenditori e professionisti, o a qualcuno che si sta affacciando a questo mondo e muove i primi passi. 

La gratitudine genera gratitudine

Non è tutto qui. Condivisione e aiuto generano un’altra cosa di cui sono orgoglioso e grato. 

Sono grato per tutte le volte che questo tipo di impegno attivo genera delle impressioni positive, feedback calorosi, supporto e altrettanta gratitudine. 

Ogni tanto qui o su altri canali ho svelato che ho l’abitudine di raccogliere queste esternazioni di positività e di gratitudine in una cartella sul desktop, la cartella delle cose belle. Quella cartella è il primo grande segno della gratitudine che si dà e che si riceve.

Tutte le volte che ho giornate storte, momenti no o motivazione sotto i piedi, apro quella cartella.

Il marketing della gratitudine

Qualche tempo fa ho letto che esiste una vera e propria strategia di marketing, che si chiama Marketing della gratitudine. Leggendo questo articolo mi è venuto da pensare. 

Per un attimo ho storto il naso al fatto che anche un semplice grazie potesse, forzatamente, diventare parte di qualche strategia di vendita. E invece credo che sia qualcosa che, se fatta in maniera genuina, può essere molto apprezzato.

Le persone dimenticano in fretta le cose che dici o che fai, mentre ricordano molto bene qualcosa di emotivo che li lega a te. Ed effettivamente è così. Io ho una memoria pessima, dimentico spesso le cose, ma quelle che restano più impresse sono quelle legate ad una emozione. Come la gratitudine. 

Ricordo molto bene, ad esempio, quanta gratitudine io abbia provato quando, in vista dell’uscita del mio libro l’arte della pazienza, ho ricevuto centinaia di richieste di interviste e incontri da parte della mia community. Ricordo moltissimi dei feedback positivi che ho ricevuto da alcuni studenti del Growth Program, o alcuni clienti che ho seguito. Sono grato per quelle parole. 

E allora mi è venuto in mente che ne vale la pena di prendersi un momento per ringraziare le persone, per esprimere loro la tua gratitudine. Così come ha sortito effetto su me, sono sicuro che faccia piacere a molti ricevere dei grazie, che siano veri e autentici. 

Quindi, senza utilizzare strategie finte, artefatte e invadenti, la gratitudine può essere davvero un modo per raggiungere quell’obiettivo di cui parlo spesso: mettere le persone al centro. 

Conclusioni

La mia riflessione è un invito a soffermarsi su questi piccoli valori, forse lontani da tecnicismi, ma molto importanti per la creazione delle relazioni

Tenta di non dare per scontato il valore dei tuoi collaboratori. La tua gratitudine verso il loro lavoro è un grande segno di stima e di apprezzamento per le loro qualità. 

Allo stesso modo non lasciare che le cose belle, quelle di cui essere grato, possano essere dimenticate. Prova a scriverle per immortalarle. 

Ed infine sii il primo stimolo e il grazie di incoraggiamento verso te stesso o te stessa, perché nella vita professionale questo è importante, per essere i primi a riconoscere il proprio impegno e il proprio valore. 

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