Il personal branding spiegato semplice

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Riepilogo sul personal branding

  • Il personal branding è un processo articolato
  • La costruzione del personal brand serve a farti emergere, distinguere e spiccare rispetto ai competitor
  • Costruire un personal brand solito significa ottenere fiducia e credibilità da parte degli utenti
  • Un personal brand si crea basandosi sulla coerenza, sui dati, sulla strategia e con il supporto di strumenti ad hoc

Introduzione

Anche tu sei un brand. Che tu lo sappia o no. Che ti piaccia o no.

È fulmineo l’imprenditore Marc Louis Ecko con queste parole. 

Ma cosa significa personal branding? Perché è così importante costruire un marchio personale che sia solido e di valore?

Questo è uno di quegli argomenti che ha un inizio e probabilmente mai una fine, sul quale c’è tanto da dire. 

Voglio analizzare alcuni punti a fondo. 

Che cos’è il personal branding

Non esiste una definizione assoluta di personal branding. 

Mi sono imbattuto in descrizioni molto variegate, diverse tra loro. 

Comunemente ci si riferisce al personal branding come il processo attraverso il quale una singola persona individua le proprie peculiarità, il valore, le abilità che la caratterizzano in maniera unica e che la rendono riconoscibile, e poi apprezzata, dal pubblico. 

Tuttavia, credo che ci sia una definizione che incarni in senso ampio quella che è l’essenza del concetto di un marchio personale. 

Personal branding è la costruzione di una reputazione professionale. 

Per me è sempre stato così.

Perché fare personal branding

Spesso gli imprenditori e i professionisti lasciano la delicata fase di costruzione del proprio brand personale al caso, lasciandosi trasportare dagli eventi che si susseguono. È molto comune, infatti, che alcune aziende e persone si concentrino sul prodotto finale o su altri dettagli, prima ancora di lavorare al proprio brand. 

La fase di costruzione di un marchio personale è importante perché significa raccogliere insieme il tuo talento, la strategia, i tuoi punti di forza e presentarti al pubblico e ai clienti, stringendo loro la mano e mostrandogli autenticità e affidabilità, oltre che il valore.

Lungo la strada c’è sempre tempo per aggiustare il processo, ma partire da una visione chiara su quale sia l’identikit del tuo personal brand è “l’unica prima occasione di fare una buona impressione.”

Oltre agli aspetti etici, d’altra parte esistono motivi concreti per cui è importante lavorare ad un personal brand:

  • Se sei un freelance o un imprenditore, un personal brand solido ti da una spinta professionale e ti avvantaggia nel trovare nuovi clienti
  • Un processo di personal branding fatto male può impattare negativamente sulla tua carriera
  • Un marchio personale racconta una storia e ti permette di farti notare tra centinaia di competitor

La costruzione di un brand personale richiede del tempo, ma voglio entrare nel concreto e analizzare insieme come fare. 

Personal branding, da dove partire

Come un puzzle che necessita di tanti tasselli, dal giusto incastro, anche il personal branding richiede metodo e strategia. Ho raccolto alcuni suggerimenti pratici e utili, consapevole del fatto che l’argomento è vasto e non può essere esaurito in un post.

Definisci chi sei

Partendo dal concetto scontato, ma mai banale, che quello che vogliamo comunicare sia vero e autentico, è il caso di partire con le giuste domande. 

Il personal brand, il tuo marchio, deve rappresentare e presentare la tua persona. Quella che sei ora e quella che ambisci ad essere. 

Quindi parti dal rispondere onestamente alle domande che ti definiscono:

  • Cosa vuoi comunicare?
  • Quali sono i tuoi punti di forza? E le debolezze?
  • Come immagini l’evoluzione della tua carriera?
  • Cosa ti piace fare? Qual è la tua abilità numero uno?

Sono solo esempi, ma sono domande emblematiche che devi obbligatoriamente porti. Non è un processo facile perché la costruzione di un marchio personale ci costringe a scavare a fondo, a chiederci chi siamo e dove vogliamo andare

Molte aziende si sono specializzate nel supporto di questa fase, elaborando dei test ad hoc

Questo punto è importante, ma allo stesso tempo lo definirei dinamico. Le aziende crescono, si evolvono, subiscono dei cambiamenti e anche la loro essenza muta nel tempo. La vera onestà sta nell’accettare che il definire chi sei è un processo vivo, che cambia e si trasforma.

Ce lo insegnano i grandi brand e le loro storie di mutamento.

Quali sono la tua mission e la tua vision?

Sono un grande appassionato di storie. Quelle storie che si nascondono dietro un imprenditore di successo o un professionista affermato, le storie delle persone. Credo che per trasmettere una buona visione sia importante far trapelare anche parte del sogno che c’è dietro, e anche il modo in cui si realizzano gli obiettivi, la tua mission, deve essere in linea con esso. 

Lavorare sulla comunicazione

Non esiste aspetto più pratico e tangibile, quando si parla di personal branding, della comunicazione

In questa fase si delinea una forma concreta, stai plasmando il corpo del tuo brand. 

Il primo step è, senza dubbio, individuare un tono di voce che si addica al tuo business. 

A chi ti stai rivolgendo? Chi sono i tuoi interlocutori? Il tuo modo di comunicare deve essere idoneo al target di riferimento. 

Per procedere in questo senso devi avvalerti di strategie e strumenti:

  • Scegli una comunicazione visiva che ti rispecchi (logo, colori, immagini, stile e perfino font)
  • Utilizza le mappe di empatia o questionari diretti per conoscere meglio i tuoi clienti
  • Condividi contenuti di valore, racconta qualcosa di personale

Voglio entrare ancor più nel dettaglio, perché la comunicazione, nella costruzione del personal branding è un tassello importante. 

Durante questa fase hai l’opportunità di condividere in maniera tangibile qualcosa di cui parlo spesso: il valore.

Mi vengono in mente gli articoli di un blog, studiati e realizzati per la tua nicchia. Oppure l’organizzazione di webinar, di sessioni di domande e risposte, e la presenza sui social, quelli che meglio ti rispecchiano, grazie ai quali puoi creare una comunicazione fluida. 

Un altro aspetto sul quale ti invito a riflettere è quello di bilanciare, nella comunicazione, la qualità e la quantità. Nella costruzione di un personal brand non basta essere efficaci, serve essere anche costanti e presenti.

Una comunicazione solida è fatta anche di interazione. Crea delle relazioni sane e duali con la community, fornisci loro quello per cui ti stai proponendo senza sottrarti. Nel caso contrario rischieresti di fare un lavoro sterile, utile ad appagare una visione di facciata, ma privo di sostanza. D’altra parte a che servirebbe lavorare ad un personal branding senza avere nessuno con cui condividere il tuo valore? 

Ed infine, mi soffermerei anche sulla comunicazione offline. Lo scorso anno non è stato semplice relazionarmi con altre persone, ma un processo di branding personale è anche costruzione di rete, partecipazione ad eventi o servizi alternativi, come lavorare ad un tuo libro. Dedica del tempo a queste attività. 

L’importanza dei feedback

Ho anticipato quanto sia dinamico il processo di personal branding. Per questo motivo fai buon uso dei feedback ricevuti da clienti, utenti o collaboratori. Le opinioni vere ed autentiche servono a migliorare, a sterzare quando le cose non ti portano in nessuna direzione, a crescere. 

Se chiedi alla tua community o ai clienti di fornire dei feedback, prendili in considerazione e approfittane per migliorare, perché il lavoro che stai facendo è soprattutto per loro.

Conclusioni

Non è affatto facile generalizzare o creare uno schema che possa guidare, in maniera universale, a lavorare sul personal branding. Ci sono tante variabili in gioco, tanti aspetti che è impossibile sottovalutare. 

Tuttavia, come hai visto, ci sono dei fattori che vanno considerati come una base, una rampa di lancio da cui partire

Questo processo così raffinato che è il personal branding ti obbliga a guardarti dentro, a scavare a fondo, a farti le giuste domande e trovare risposte idonee.  

E se hai ancora qualche dubbio, marchia a fuoco nella tua mente che, come dice Seth Godin:

Un personal brand è l’insieme di aspettative, ricordi, storie e relazioni che, nel loro insieme, guidano la decisione di un consumatore a scegliere un prodotto o un servizio piuttosto che un altro

Risorse aggiuntive sul personal branding

Se vuoi approfondire ulteriormente il tema ti consiglio queste risorse:

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