Per il successo del tuo progetto, la costanza fa tutta la differenza

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Se hai la sensazione di aver fatto tutto il possibile per il tuo progetto ma sei stanco di “aspettare”, aspettare che il successo arrivi, che le persone si accorgano di te o del tuo prodotto, se non hai più voglia di aspettare che finalmente sia il tuo turno, se, in una parola, sei fermo, allora, hai sbagliato qualcosa.

Ogni progetto, lavoro, professione e business hanno una vita fatta di cicli e fasi. Spesso la bravura di chi ottiene i risultati migliori sta nella capacità di starci dentro attraverso una lucida comprensione del presente e una nitida precomprensione del futuro che gli permette di anticipare la mosse vincenti e scongiurare i passi falsi.

Eppure l’esperienza professionale di ciascuno, in modo particolare quella di chi investe in prima persona in un progetto o in un business, è costellata da fasi in cui sembra che le cose siano ferme.

C’è differenza però tra quella che si può definire una fase di stallo e un momento di assestamento e validazione dei processi.

In questo post voglio parlarti dell’enorme differenza che c’è tra queste due fasi, entrambe caratterizzate da una (almeno apparente) assenza di movimento, o meglio assenza di hype!

Per farlo utilizzerò un paio di concetti che tornano spesso nelle mie riflessioni più metodologiche e di cui ho già parlato in altri post del blog: l’attesa e la pazienza.

Per ottenere risultati concreti l’attesa è uno step fondamentale: se in questo post ho parlato di quello che si dovrebbe fare mentre si “aspetta” che il lavoro fatto porti i suoi frutti, qui voglio piuttosto concentrarmi sulla strategia che sta dietro a un certo tipo di atteggiamento e alle azioni che ne derivano.

Già parlando della pazienza avevo chiarito che si tratta di un atteggiamento tutt’altro che passivo, l’ho addirittura definito come una skill indispensabile per avere successo, anticipando di fatto in che tipo di azioni si incarna il mindset della pazienza quando ci si sporca le mani con un progetto concreto e operativo.

Prima di entrare nel vivo di questo argomento e vedere concretamente quali sono gli elementi del mindset della pazienza, che trasformano queste fasi di apparente immobilità in un proficuo banco di prova, voglio anticiparti che c’è un denominatore comune a ciascuna di queste azioni nel quale spesso risiede la chiave del successo: la costanza.

La costanza non è altro che quel duro lavoro, quotidiano e continuo, in cui si esprime l’atteggiamento attivo di chi ha la pazienza di aspettare, validare e produrre giorno dopo giorno i risultati del proprio lavoro.

Niente meglio di una biografia bomba può rendere l’idea di quanto la costanza sia una variabile determinante per il successo personale e di un business.

Ho già parlato altre volte dell’incredibile ascesa al successo di Jack Ma, l’uomo più ricco della Cina del 2017, primo imprenditore della Repubblica Popolare Cinese ad apparire sulla copertina di Forbes, e gigante nel settore del commercio on line.

Eppure Jack Ma, il suo vero è nome Ma Yun, ha iniziato a costruire il suo impero partendo da molto molto lontano, a 12 anni su una bicicletta, lavorando gratis per imparare l’inglese:

«Per otto anni ho raggiunto in bicicletta ogni mattina, pedalando per 40 minuti, neve o pioggia, un albergo vicino al Lago dell’Ovest presso Hangzhou. […] Portavo gratuitamente in giro turisti, così da poter migliorare il mio inglese. Tale esperienza mi cambiò profondamente, e cominciai a diventare molto più globalizzato di molti cinesi. Ciò che imparavo dai miei insegnanti era spesso diverso da ciò che mi raccontavano i turisti»

La sua vita è stata costellata di fallimenti: fu bocciato due volte all’esame di maturità e rifiutato ad Harvard per ben 10 volte. Sul versante lavorativo le cose non andarono meglio: oltre 30 aziende scartarono la sua candidatura.

Dove sta, allora, la chiave del successo di Jack Ma?

In un’intuizione. Una sola, grandissima, intuizione… e ovviamente nella sua costanza!

Era il 1995 quando, in un viaggio in America, si accorse che il mercato cinese era tagliato fuori da quella scatola che dava tutte le risposte: il computer, ancora poco diffuso in Cina.

Decise di puntare tutto su quello che non c’era.

E così con alcuni amici creò Alibaba nel suo appartamento a Hangzhou, nel 1999.

Nel 2000 raccolse 25 milioni di investimenti.

Nel 2001 andò in positivo.

Nel 2007 si quotò in borsa.

Oggi vale 300 Miliardi, ha 50.000 dipendenti ed è una delle top 10 aziende al mondo per valutazione!

L’incredibile storia di Jack Ma la trovi in questo libro.

Le grandi idee cambiano il mondo, certo, ma solo la costanza di chi le ha partorite è capace di portare queste idee nella vita di ogni singola persona, facendole diventare realtà.

Il successo oggi, infatti, non è più tanto determinato dal prodotto, ma dalla distribuzione! La domanda che devi farti è perché le persone dovrebbero scegliere te?

Pensa che ogni giorno ognuno di noi vede circa 5.000 pubblicità, ma solo alcune vengono ricordate e soprattutto pochissime attivano un processo di acquisto.

Qual è allora l’elemento capace di fare la differenza, quale la chiave che apre un processo di affermazione reale sul mercato?

La viralità? No!
L’hype? No!
Il prezzo più basso? Assolutamente no!

Quello che veramente fa la differenza è la persistenza sul mercato è la capacità di:

  • Raggiungere gli utenti
  • Mantenere costante l’interesse che provano nei tuoi confronti
  • Cambiare rotta ogni volta che è necessario

Questi atteggiamento in termini di business si traducono in tecniche ben precise che mirano a creare un legame con il vostro utente, un legame fatto di presenza, consapevolezza e valore.

Tutto si gioca sull’esserci nel momento in cui l’utente sta pensando a voi, ha bisogno di voi, è alla vostra ricerca.

E per farlo, per vincere questa sfida, è indispensabile essere costanti.

E una volta che avrete vinto la sfida?

Ricominciate tutto da capo! Avere costanza non è un consiglio per chi muove i primi passi e non riguarda solo le startup o i progetti appena nati. Forse è proprio nel momento in cui si raggiunge l’apice che questo atteggiamento diventa più necessario.

È quando penserai di avercela fatta e che è arrivato il momento di godersi il risultato raggiunto che avere questo atteggiamento sarà indispensabile e farà la differenza.

In questo TED talk la storia di un imprenditore di successo, arrivato al culmine della sua crescita, racconta come è proprio nell’appagamento degli obiettivi raggiunti che si nasconde il pericolo di cadere a picco.

Il successo non è una strada a senso unico: è un viaggio costante!

Arrivati a questo punto potrebbe sembrare che basta “avere costanza per avere successo”.

Se hai seguito tutto il mio ragionamento e letto gli altri post in cui parlo della formula “studia – sperimenta – aspetta”, avrai capito che la costanza è solo il contenitore, la forma, la strategia di ogni passo di questo viaggio costante!

Resta però una domanda: c’è un effetto collaterale della costanza?

La risposta è sì ed è l’ostinazione.

Fai attenzione a non confondere la costanza con l’ostinazione.

Soprattutto quando si porta avanti un progetto in prima persona il rischio di non vederne il successo è molto alto. L’ostinazione è una deriva molto pericolosa, che rischia di far perdere una grossa quantità di tempo e soldi.

L’ostinazione è quando tu e il tuo progetto siete fermi: ricordate la fase di stallo di cui ho parlato all’iinzio?

Ecco l’ultimo tassello per rispondere alla domanda iniziale: come si distingue una fase di stallo e l’ostinazione dalla costanza?

La risposta è: analizza la crescita.

L’unico elemento di validazione di un processo è la crescita, non importa quale sia la sua entità, ciò che conta è registrare una progressione nel percorso che si sta facendo. Il momento della verità è quello in cui si ricongiungono i 2 piani di una strategia: quello a lungo termine e quello a breve termine del giorno dopo giorno.

Ecco che, tenendo fissa la visione di arrivo di un progetto, i vari passi che servono per arrivarci possono variare, subire brusche modifiche, arrestarsi e ripartire, ma è solo con un passo costante (e quindi una crescita costante) che si raggiunge la meta.

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