Il direct marketing spiegato in maniera semplice

direct marketing definizione

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Riepilogo sul direct marketing

  • Il direct marketing significa raggiungere il proprio pubblico senza intermediari
  • Nasce sui canali tradizionali, come posta e telefono
  • Oggi potenzia la sua efficacia con i canali digitali
  • Nasce come approccio 100% misurabile

Introduzione

Hai ben in mente il tuo target, sai chi sono le tue buyer persona, hai prodotto contenuti adatti a loro: ora come fai a raggiungerli direttamente?

La risposta è: con il direct marketing.

Ma cosa significa di preciso fare marketing diretto? Il termine viene usato molto spesso per indicare le vecchie comunicazioni cartacee tramite posta, ma in realtà è molto di più.

Cos’è il direct marketing

La traduzione esatta di direct marketing potrebbe essere: marketing a risposta diretta, cioè tutte quelle forme di comunicazione e di promozione che raggiungono il tuo pubblico senza avvalersi di nessun intermediario.

La definizione del Chartered Institute of Marketing dice:

Tute le attività che rendono possibile la vendita di un bene o di un servizio o la trasmissione di un messaggio tramite posta, telefono, email o altri mezzi diretti.

Come vedi è abbastanza ampia e fa rientrare sia approcci più tradizionali (telefono, posta, ecc.) che moderni e legati alle nuove tecnologie.

Il punto cruciale della questione è l’assenza di intermediari, il contatto diretto con il pubblico.

Secondo molti, infatti, si può parlare di direct marketing già con i cataloghi che giravano nel 1600 e 1700, anche se il termine vero e proprio è stato coniato solo nel 1958 da Lester Wunderman, considerato il padre del marketing diretto.

Come funziona il direct marketing

Il significato del direct marketing, dunque, sta nelle relazioni che si creano con le persone, gli scambi, anche le critiche, purché siano costruttive e ti aiutino a migliorare l’offerta commerciale o i servizi del tuo brand.

Tutte le forme di comunicazione che hanno questo scopo appartengono a questa forma di marketing.

Ad esempio il telemarketing, che avviene tramite telefono, oppure il mobile marketing, che prevede l’invio di sms, o ancora l’email marketing, cioè tutte le attività via posta elettronica che tengono aggiornati gli utenti sulle ultime novità dei brand.

Cosa vuol dire fare direct marketing? Semplicemente entrare in contatto con i tuoi clienti senza mediazioni.

Questo tipo di comunicazione è sempre più diffusa e naturale: ormai siamo abituati a parlare con i brand tramite tutti i canali social e non ci aspettiamo più di ricevere solo informazioni in modo passivo, senza poter rispondere o interagire.

Per poter fare direct marketing hai bisogno quindi di definire il target. costruire una lista di contatti, interrogare periodicamente questo database e inviare comunicazioni personalizzate.

Quali sono i vantaggi

Ora che hai ben chiara la definizione di direct marketing, ti starai chiedendo quali sono i motivi per cui dovresti sceglierlo per raggiungere i tuoi obiettivi di business.

La tecnologia ha drasticamente cambiato il modo con il quale facciamo marketing e non è più una questiona di canali online vs canali offline, quanto una questione di creare delle relazioni.

Creare relazioni con i clienti è il miglior modo per fidelizzarli: una persona che si sente partecipe della storia dell’azienda difficilmente la abbandonerà.

Il direct marketing negli anni si è evoluto notevolmente e ha pian piano sfocato quella linea che separava i canali tradizionali da quelli digitali fino a integrarli in un’unica strategia.

Utilizzare un approccio di questo tipo ha diversi vantaggi, tra cui ne spiccano sicuramente due:

  • L’elevata personalizzazione delle comunicazioni.
    La costruzione di un database in target e la definizione di messaggi personalizzati sono fondamentali oggi più che mai. L’approccio “sparo nel mucchio e incrocio le dita” non funziona ed è pericoloso.
  • La possibilità di misurare in maniera concreta.
    Con questo tipo di approccio possiamo sapere in maniera precisa quante persone hanno risposto alle nostre comunicazioni e quante hanno eseguito l’azione che ci aspettavamo.

Ovviamente ci sono anche dei lati negativi. È facile farsi prendere la mano ed esagerare con il numero di comunicazioni, il tono aggressivo di vendita e altri fattori.

Proprio per questo motivo, negli anni è intervenuto spesso il legislatore (il GDPR è uno degli esempi più recenti) per regolamentare questo tipo di approccio.

Gli aspetti etici non possono non essere tenuti in considerazione quando si lavora con il direct marketing e l’obiettivo primario dovrebbe essere, come scrivo spesso su queste pagine, quello di creare una relazione genuina con il proprio pubblico.

Risorse di approfondimento

Se vuoi approfondire ulteriormente il tema ti consiglio di dare un’occhiata a questi link:

  • L’ottima pagina di Wikipedia in Inglese
  • L’approfondimento di Data & Marketing Association
  • Una comoda checklist di ICO
  • Una guida super approfondita
  • Il libro Succesful Direct Marketing Methods di Bob Stone
  • Il libro The No B.S. Guide to Direct Marketing

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