Allenare la tua creatività non è (così) difficile

allenare la creatività

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Guest Post di Giovanni Lucarelli, sociologo, autore e formatore.

Introduzione

Qual è la prima immagine, o la prima idea, che ti viene in mente quando senti la parola “creatività”?

La maggior parte delle persone (durante i miei corsi) risponde: 

  • i geni del Rinascimento (Leonardo, Michelangelo, Brunelleschi, ecc.)
  • artisti illustri (Giotto, Raffaello, Bernini, Rodin, Picasso, Dalì, ecc.)
  • imprenditori brillanti (Thomas Edison, Steve Jobs, Elon Musk, ecc.)
  • opere d’arte famose (“La gioconda” di Leonardo, “La nascita di Venere” del Botticelli, “La creazione” di Michelangelo, “Le ninfee” di Monet, “Il caffè di notte” di Van Gogh, ecc.)

Quando pensiamo alla creatività, insomma, ci vengono in mente persone straordinarie, persone che hanno conquistato delle vette (di conoscenza, di produttività, di successo) che sembrano irraggiungibili da noi, comuni mortali.

Capita anche a te?

La realtà, però, è un po’ diversa: nel mio lavoro (di formatore e consulente), incontro quasi ogni giorno imprenditori, manager, insegnanti, casalinghe, genitori che sono profondamente creativi.

Forse dobbiamo chiarire cosa intendiamo per creatività.

I ricercatori Jacob Getzels e Philip Jackson sostengono che sia la capacità

di congiungere elementi che sono comunemente pensati come indipendenti e dissimili

Paul Guilford, psicologo e pioniere nello studio della creatività, l’ha definita, come

un insieme di fluidità di pensiero, rapidità d’ideazione, sensibilità ai problemi, novità ideativa, flessibilità della mente

La creatività, se ci pensiamo un attimo, è ciò che sprona l’uomo, fin dalla notte dei tempi, a creare “qualcosa di nuovo” per risolvere un problema, per migliorare un’attività, per generare soddisfazione e divertimento. 

La possiamo definire, in parole semplici, come la capacità di generare, e di realizzare, idee originali, utili e sorprendenti.

Numerosi studi hanno evidenziato che la creatività è un’abilità, questo significa che è posseduta (in maniera maggiore o minore) da tutti e che, come tutte le altre abilità, può essere sviluppata.

Perché abbiamo bisogno di essere (più) creativi

Come ha affermato il mio amico e collega Tim Hurson, nel suo speech «The shock of the possible», al TEDxMaastricht nel 2011

Iniziamo a comprendere, per la prima volta, che il futuro non è il presente parte seconda, ma qualcosa di profondamente diverso, qualcosa che richiede un cambiamento radicale

Le parole di Tim si sono rivelate “profetiche” e tutti noi, negli ultimi anni, abbiamo sperimentato grandi cambiamenti (pandemia, lockdown, guerra, ecc.).

Chi è riuscito ad utilizzare un approccio creativo, e ha trovato nuove modalità di lavorare, non solo è “sopravvissuto”, ma ha conquistato nuovi clienti e nuovi spazi di mercato.

Potenziare le nostre abilità creative, infatti, porta molti vantaggi e consente di: 

  • generare idee ogni volta che ne abbiamo bisogno,
  • trovare soluzioni a problemi “quotidiani”,
  • realizzare nuovi prodotti e servizi,
  • distinguersi, dai concorrenti, in un mercato globale e mutevole,
  • migliorare la qualità della vita (personale e professionale).

Questi vantaggi sembrano molto interessanti: ti è venuta voglia di sviluppare la tua creatività?

Come allenare le tue abilità creative

Ecco qualche suggerimento per potenziare la tua creatività.

1. Frequenta persone nuove (e creative)

Wolfgang von Goethe diceva: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, e se so di che cosa ti occupi saprò che cosa puoi diventare”. Oltre un secolo più tardi, Jim Rohn, imprenditore e speaker motivazionale, affermava: “Tu sei la media delle 5 persone che frequenti di più”.

Frequentando persone creative, sentirai discorsi diversi, raccoglierai tanti stimoli, ti verranno pensieri originali e questo, molto probabilmente, susciterà comportamenti nuovi. Mario Monicelli, famoso regista e sceneggiatore, diceva che “La commedia all’Italiana è finita nel momento in cui i registi e gli sceneggiatori hanno smesso di prendere l’autobus, che serviva ad osservare e a parlare con la gente comune”.

Guardati intorno e cerca, nel tuo network di amici e colleghi, persone vivaci e brillanti con cui vederti. Puoi organizzare un aperitivo creativo in cui ognuno racconta su cosa sta lavorando e chiede agli altri consigli e suggerimenti. Oppure organizzare visite a mostre e musei, degustazioni (di vino, birra, ecc.) in aziende locali, ecc.

2. Cammina per avere buone idee

Passeggiare, lo sappiamo, fa bene alla salute, ma quello che emerge da recenti ricerche è che contribuisce anche a migliorare le abilità creative.

Marily Oppezzo e Daniel Schwartz, nella loro ricerca (“Give Your Ideas Some Legs: The Positive Effect of Walking on Creative Thinking”), hanno chiesto ai partecipanti di svolgere due test (uno sul pensiero divergente e l’altro sul pensiero convergente) prima stando seduti e, poi, camminando su un tapis roulant (davanti ad una parete bianca). 

Gli esercizi svolti mentre camminavano hanno fatto registrare un aumento del 23% nei punteggi del pensiero convergente e del 81% in quelli del pensiero divergente (trovi la ricerca completa nell’articolo “La creatività ha le gambe lunghe”). 

Ti sembra interessante?

Camminare” – ha ipotizzato Marily Opezzo – “sembra permettere al cervello di abbassare le difese (iper-razionali) e di lasciar fluire meglio le idee”. “Dal punto di vista cognitivo” – ha aggiunto Daniel Schwartz – “pensiamo che l’esercizio, rilassando il controllo della corteccia prefrontale, possa migliorare l’attività della cosiddetta memoria associativa. Da qui l’aumento della creatività”.

Insomma, adesso non hai più scuse: quando hai bisogno di nuove idee, o di dare una sferzata alla tua creatività, esci e fai una bella passeggiata 😉

3. Poniti domande “scomode”

Le persone più creative che conosco sono curiose, osservano tutto, condividono idee e riflessioni e, soprattutto, pongono tante domande “irriverenti”.

Lo fanno perché hanno imparato che certe domande sono uno strumento potente per:

  • cogliere aspetti che prima sembravano invisibili;
  • superare una situazione di “stallo”;
  • creare idee originali (che mettono in discussione lo “status quo”);
  • ridefinire una situazione e cogliere nuove prospettive;

Prenditi qualche minuto e poniti qualche domanda “scomoda” come, ad esempio:

  • In che modo potrei avere una mente più aperta?
  • Come posso aumentare gli stimoli creativi e avere maggior ispirazione per idee innovative?
  • Se volessimo triplicare il numero di nuove idee che il nostro team genera ogni settimana, che cosa potremmo fare di diverso?
  • Come potremmo capovolgere completamente il nostro processo usuale di ideazione di nuovi “prodotti”?

4. Genera idee quando sei stanco

Può sembrare strano, ma le idee emergono più facilmente quando siamo stanchi, quando “molliamo gli ormeggi” e ci rilassiamo.

È capitato anche a te di avere un’idea la sera, prima di andare a dormire?

La sensazione di stanchezza “serale” è dovuta (principalmente) al rilascio di alcune sostanze, come l’adenosina, che interagiscono con il sistema nervoso centrale e che bloccano, nel cervello, i ricettori della dopamina.

La corteccia cerebrale frontale, sensibile alle variazioni di dopamina, comincia a ridurre l’attività e questo consente ad altre aree del cervello di “connettersi liberamente” e di creare percorsi e collegamenti creativi (che, solitamente, sarebbero intercettati e interrotti dal lobo frontale).

Concediti qualche momento rilassante la sera, magari ascoltando la musica o sfogliando una rivista, e tieni a portata di mano un taccuino … un’intuizione creativa potrebbe essere dietro l’angolo.

5. Imponiti dei limiti

Forse ti sembrerà strano, ma avere dei limiti stimola la nostra creatività.

Quando non ci sono vincoli, il processo creativo è meno “fruttuoso”, perché le persone si fermano alla prima idea (intuitiva e banale) seguendo quello che gli psicologi chiamano il percorso di minor resistenza (path-of-least-resistance).

Avere “risorse” scarse, invece, stimola un approccio divergente e spinge le persone a creare collegamenti e idee originali. Lo scrittore Theodor Geisel (noto come Dr. Seuss) era stato sfidato, dal suo editore, a scrivere un libro per bambini usando solo 50 parole diverse. Questo vincolo “insolito” ha portato alla nascita di Green Eggs and Ham (Seuss, 1960) uno dei suoi libri più apprezzati e più venduti.

Sfidati a stabilire alcuni limiti insoliti (un lasso di tempo circoscritto, usare solo alcune parole, ecc.) per spronare la tua creatività e ottenere risultati originali ed efficaci.

Bene, mi auguro che questi suggerimenti ti siano utili per far brillare le tue abilità creative!

P.S. Se vuoi fare qualche esercizio creativo, puoi dare un’occhiata al programma (gratuito) La tua settimana più creativa.

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