Chi è l’autore di Hackers and Painters?
È difficile descrivere Paul Graham restando imparziali. Nasce come programmatore (ha contribuito parecchio al linguaggio Lisp) ma è anche un noto imprenditore e investitore della scena startup americana. Nel 1996 ha fondato Viaweb, poi acquisita da Yahoo! (diventanto Yahoo! Store) e nel 2005 ha fondato Y-Combinator, l’acceleratore più importante (e di successo) al mondo.
Graham è considerato da molti una delle persone più influenti del web e del panorama startup internazionale. I suoi post/saggi sono dei must read nell’ambiente.
Ha inoltre pubblicato diversi libri tra cui, appunto, Hackers & Painters.
Di cosa parla Hackers and Painters?
Qualcuno lo descrive come un libro di business. Qualcun’altro lo cataloga come un libro di programmazione. La verità è che Hackers & Painters è tutti e due e non è nessuno dei due!
Sarebbe riduttivo definirlo “di business“ o “di programmazione“ perché in questo libro c’è tanto di entrambi gli argomenti. È una raccolta di 15 saggi: qualcuno prettamente di business, qualcun’altro prettamente di programmazione, ma la maggior parte dei capitoli sono un’intrigante commistione dei due temi.
Uno dei capitoli più interessanti è quello che risponde alla domanda che ho usato nel titolo di questo post “Cosa hanno in comune gli hacker e gli artisti?“, dove Graham descrive un affascinante parallelismo tra le due categorie, analizzandone gli aspetti in comune.
La figura dell’hacker compare spesso all’interno del libro ed è interessante, a mio avviso, vedere come a detta di Graham sia una figura fondamentale per una startup e come le startup fondate da programmatori/nerd/hacker abbiano più possibilità di successo.
Perché devi leggere Hackers and Painters?
In quanto startupper che nella propria bio scrive “50% business, 50% programming“ forse sono di parte nel giudicare questo libro. Anzi, togliamo il forse.
Trovo Hackers & Painters uno dei libri migliori sul tema startup e uno dei migliori anche sul tema programmazione. Non ci troviamo di fronte a un guru che da consigli sulla carta basandosi sul “sentito dire“. Graham è un programmatore in gamba, un imprenditore di successo e uno degli investitori più rispettati al mondo. Quando ha qualcosa da dire, lo dice. Molto spesso andando contro corrente.
È un libro adatto sia a chi ha già qualche conoscenza (di entrambi gli argomenti) sia a chi si avvicina per la prima volta a uno di questi due mondi. Ogni capitolo è farcito con racconti di episodi nei quali l’autore si è trovato coinvolto.
Chris Anderson l’ha definitivo come “…una partita a ping pong nella mente di una delle persone più brillanti della nostra epoca”.
Direi che non c’è altro da aggiungere. Concordo in pieno. È un libro che, nonostante spazi su molti argomenti, fa pensare e strappa anche qualche sorriso, in pieno stile Paul Graham.
Consigliato a tutti!
P.S. Che io sappia non esistono traduzioni in italiano. Se volete leggerlo in inglese lo trovate qui su amazon.