Indice
Riepilogo sul retargeting
- Retargeting significa raggiungere utenti che hanno già avuto un contatto con noi.
- Si basa sulle precedenti azioni che hanno compiuto gli utenti.
- Si può fare su Facebook, su Google e altrove.
- È un ottimo modo per aumentare le conversioni.
Introduzione
Sapevi che solo il 2% del traffico sul tuo sito web converte alla prima visita?
Questo è il motivo per cui esiste il retargeting, una particolare forma di pubblicità che si basa sulle precedenti azioni degli utenti su internet per portarli all’acquisto.
Questa è la definizione, ma cosa significa esattamente fare retargeting?
Il retargeting si basa sui cookie, piccole stringhe di codice che sono in grado di “seguire” il tuo pubblico sul web.
Cosa vuol dire fare retargeting
Innanzitutto devi installare sul tuo sito un pixel, ossia una riga di codice che, pur restando invisibile, rilascia sul browser dei visitatori del tuo sito un cookie anonimo che permette di tracciarli e riproporre loro gli annunci che riportano esattamente al tuo brand mentre stanno navigando sul web.
Per avere un esempio chiaro di pensa a quando sei stato su un sito l’ultima volta e, dopo aver visitato la pagina relativa a un prodotto hai continuato per giorni a vedere ovunque, mentre navigavi su internet, annunci che sponsorizzavano ciò che stavi per acquistare.
Ecco, questa è esattamente la traduzione concreta di retargeting.
Le campagne di questo tipo possono essere attivate su Facebook, tramite siti specializzati, oppure sul circuito Display di Google, ossia quella rete di milioni di siti web su cui il motore di ricerca pubblica annunci pertinenti e in target.
Perché il retargeting funziona
Dopo aver capito cos’è ti starai chiedendo perché è così efficace se, a una prima impressione, appare così invadente.
Innanzitutto pensa che gli annunci pubblicitari online comparirebbero comunque ai tuoi utenti, non è meglio che vedano quelli relativi a un brand che già conoscono e di cui hanno apprezzato i prodotti?
Ovviamente una campagna di retargeting non è un’azione di marketing a sé stante, ma va inserita in una strategia digitale costruita su misura per il tuo brand.
Il retargeting, infatti, è un ottimo strumento per portare le persone alla conversione, che sia l’acquisto di un prodotto oppure la semplice iscrizione alla newsletter, perché consente di sfruttare l’interesse esplicito mostrato dagli utenti nel momento in cui, navigando sul web, si soffermano su un determinata pagina del tuo sito.
Cosa vuol dire, dunque, impostare una campagna di retargeting efficace? Innanzitutto sapere a quale punto del customer journey si debba attivare, in modo che raggiunga solo gli utenti davvero interessati.
In secondo luogo è bene inserire questo genere di azioni in una combinazione strategica di marketing che preveda l’attivazione di SEO, social media, storytelling e altro.
Così come ho detto in altri post di questa serie, ripeto anche qui: il retargeting non fa magie e non è una soluzione magica a tutti i problemi, ma devi inserirlo all’interno di una strategia più ampia!
Risorse per approfondire
Ti lascio qualche link extra per approfondire il tema del retargeting:
- L’onnipresente guida di Neil Patel
- Una guida introduttiva di Criteo
- Una guida approfondita di HubSpot
- La guida ufficiale per fare retargeting su Facebook
- La guida ufficiale per fare retargeting su Google