Come creare un video per una campagna di crowdfunding (fatto bene)

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Guest post di Davide Dall’Acqua, video strategist

Introduzione

Se chiedi agli startupper la prima cosa di cui hanno bisogno è: finanziatori. Ci sono molti modi per trovarne ma uno tra i più diffusi è sicuramente il crowdfunding.

In questo articolo ho pensato di raccogliere qualche suggerimento per capire come sviluppare dei contenuti video e aumentare le possibilità di successo in una campagna di crowdfunding per la tua startup.

Negli ultimi anni il crowdfunding si è diffuso anche in Italia diventando importante sia per gli investitori che per privati o startup che vogliono sviluppare progetti.

Come funziona il crowdfunding

Prima di cominciare però alcune precisazioni. Partire con una campagna di crowdfunding richiede delle attenzioni e delle valutazioni importanti. Il primo consiglio che ti do è: prima di iniziare un crowdfunding sviluppa una community.

Non pensare solo alle community online, molte relazioni si sviluppano oltre lo schermo. Chi forma la tua community ti finanzierà. Dedica il giusto tempo e prenditene cura!

Il secondo punto è che esistono diversi tipi di crowdfunding, ognuno di questi è utile per determinati scopi e in precisi momenti della vita della tua startup. 

Tipi di crowdfunding

Esistono 4 tipologie di crowdfunding. Per ognuna di queste ci sono piattaforme specifiche nelle quali poter sviluppare le tue campagne di crowdfunding. Utilizzare una piattaforma corretta ti consentirà di trovare più facilmente gli investitori interessati al tuo progetto senza sprecare energie.

Donation crowdfunding

La tipologia di crowdfunding utilizzata per progetti sociali e culturali. Questa tipologia infatti prevede delle donazioni da parte di privati “a fondo perduto”. Per questo viene utilizzata per progetti di organizzazioni no-profit ma con un alto valore sociale.

Lending crowdfunding (o P2P lending)

Il lending crowdfunding non è ancora molto sviluppato in Italia. Prevede un vero e proprio prestito da più soggetti che riceveranno il capitale investito con gli interessi in un arco di tempo definito. Tra le piattaforme più utilizzate ci sono Smartika e Mintos

Reward crowdfunding

Il reward crowdfunding è probabilmente la tipologia più diffusa. Il finanziatore offre una quantità di denaro e viene ripagato con un ritorno non economico.

Molti film indipendenti sono prodotti in questo modo: i finanziatori cedono una somma e in cambio ricevono, per esempio, una copia del film o una proiezione esclusiva. Per le startup il reward crowdfunding può essere utile per testare se il mercato è pronto ad accettare il nuovo prodotto (o servizio).

Posso utilizzare quindi una campagna di reward crowdfunding come test prima di avviare realmente il mio business. Campagne reward-based puoi trovarle su molte piattaforme come Kickstarter, Ulule o indiegogo.

Equity crowdfunding

L’equity crowdfunding prevede il riconoscimento di una piccola quota societaria agli investitori. Questi rimarranno sempre soci di minoranza (quindi senza diritto di voto alle assemblee) ma beneficeranno degli utili prodotti dall’impresa. Di questa tipologia ne fanno largo uso PMI e startup innovative in particolare nella fase di scale up.

Per questa tipologia le piattaforme di riferimento sono WeAreStarting, Mamacrowd o Crowdfundme.

Come fare un video per una campagna di crowdfunding

Qualunque sia la tipologia di crowdfunding scelta, ci sono degli ingredienti comuni per creare contenuti video di successo. Ecco allora alcuni consigli per creare dei pitch video per la tua startup.

  1. Primo consiglio. Per convincere gli investitori basa la tua comunicazione sulle emozioni. In media 8 scelte su 10 sono di tipo emotivo! Se punti solo su dati e metriche abbassi le possibilità di successo. Tra l’altro.. sapevi che l’etimologia di convincere è proprio “vincere insieme”? Molto interessante!
  2. Secondo. Comunica chiaramente i tuoi valori aziendali prima del tuo prodotto o del tuo servizio. Se non l’hai ancora visto smetti subito di leggere questo articolo e guardati il video Starts with Why di Simon Sinek. Capirai perché chi mette il prodotto al centro è portato prima o poi a fallire.
  3. Terzo punto. Questo è strettamente legato al precedente ma nel tuo video devi creare un “conflitto”! Te e i tuoi soci volete cambiare e migliorare una situazione che “non funziona”? Raccontalo! Rendi il tuo pubblico cosciente di un problema e mostrane la soluzione. Questa è una delle azioni per costruire una community. Io adoro il video di SquattyPotty
  4. Quarto elemento. Presenta il team. Ogni finanziatore vuole conoscere chi c’è dietro ad un progetto. Presentatevi e date modo ad ogni finanziatore di potersi fidare di voi. Perché voi? Quali capacità avete? Cosa avete già sviluppato insieme? Quali esperienze avete fatto? Perché siete le persone giuste per ognuno di loro?
  5. Quinto. È vero, state presentando un progetto che spesso è poco più di un’idea ma il vostro prodotto (o servizio) deve risultare tangibile e concreto. Non usare il condizionale! Se sei certo del successo comunicalo in modo sicuro e preciso.
  6. Sesto ingrediente. Devi comunicare emozioni quindi.. nel tuo video non devono mancare dettagli e primi piani. Nel linguaggio audiovisivo sono le inquadrature più empatiche.
  7. Settimo (e ultimo). Il montaggio del video. Il ritmo di un video è uno dei fattori che più determina il successo. Trova dei video pitch che ti piacciano e prova a contare quanti stacchi ci sono ogni minuto. Non scendere sotto quel numero! Per esperienza un’inquadratura non dovrà durare più di 2-3 secondi quindi.. per ogni minuto di video pianifica 20-30 inquadrature diverse!

Conclusioni

È stato per me un piacere condividere con te questi trucchi imparati nel tempo. Spero possano esserti utili e se stai pensando di sviluppare un business con la tua startup ti auguro di lasciare la tua impronta su questo mondo.

Come direbbe Spock, lunga vita e prosperità.

Guest post di Davide Dall’Acqua, video strategist

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