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TogglegrowITup, l’acceleratore che è molto di più
Il 1 Luglio, nei bellissimi spazi di Cariplo Factory (ex Ansaldo) in zona Tortona a Milano, Microsoft e Fondazione Cariplo hanno annunciato growITup. Il progetto, che a una prima occhiata potrebbe sembrare un “classico” acceleratore, è in realtà molto di più.
Il programma growITup si concentra, infatti, sulla fase di crescita delle startup nostrane e ha come obiettivo primario quello della scalabilità. Sia in termini di espansione all’estero che di contratti con grosse aziende.
La sede dell’iniziativa è Milano, ma possono ovviamente applicare startup da tutta Italia, con qualche limitazione sui mercati di interesse che vedremo tra un po’.
Gli obiettivi
La giornata di lancio non è stata una conferenza stampa. Ci sono stati numerosi interventi da parte di diversi ospiti che hanno approfondito un bel po’ i dettagli dell’iniziativa.
Gli obiettivi primari di growITup saranno cinque:
- Favorire un contesto imprenditoriale nel quale i talenti italiani possano tornare (se sono andati all’estero) o rimanere (se sono in Italia).
- Spingere sull’open innovation con il matching tra le grandi aziende nostrane e le startup. Questo è uno degli aspetti a mio avviso più interessanti, soprattutto visti i partner coinvolti.
- Facilitare e incrementare gli investimenti di VC internazionali nel mercato italiano. A quanto pare l’interesse di questi soggetti è forte, ma hanno difficoltà a “comprendere” il nostro ecosistema.
- Aiutare le nostre startup a diventare scaleup e portarle ad essere dei progetti di livello internazionale.
- Incoraggiare una digital transformation che permetta contemporaneamente di creare più occupazione e rendere il nostro ecosistema più attraente.
Aree di interesse
Come accennavo nell’introduzione, l’iniziativa è aperta a startup di tutta la penisola, ma è limitata solo ad alcune aree di interesse. Potranno infatti applicare startup che operano in uno di questi 7 mercati:
- Manifatturiero
- Fashion e design
- Turismo
- Cibo e agricoltura
- Energia
- Servizi finanziari
- Salute e benessere
Possono applicare startup che hanno al massimo 5 anni di vita e che hanno raccolto almeno 100k di capitali e puntano a round di investimento superiori ai 500k.
Per ulteriori dettagli sul programma ti invito a visitare il sito ufficiale.
Partner
Un’iniziativa di questo tipo ha, a mio avviso, il vero punto di forza nel network di partner che riesce a coinvolgere. Visti gli obiettivi (crescita e internazionalizzazione su tutti) è fondamentale la presenza di grosse aziende che facciano da traino, in maniera diretta e indiretta, per le startup coinvolte.
La lista (provvisoria) dei partner coinvolti nel progetto growITup è incredibile. Ci sono i maggiori attori dell’ecosistema startup italiano (VC, Incubatori, Acceleratori, ecc.), grosse aziende, business school, partner tecnologici, ecc.
Alcuni dei nomi annunciati per la prima fase sono: Enel, Barilla, Generali, Microsoft, HP, Technogym, Intesa San Paolo e tanti altri.
Conclusioni
L’iniziativa ha un potenziale altissimo e la presenza di partner di alto livello può fare veramente la differenza per le startup: dall’ottenere un contratto B2B con una grossa corporation fino a una potenziale exit con una delle aziende coinvolte.
Non è da sottovalutare, inoltre, l’aspetto degli investimenti considerando, soprattutto, che nell’iniziativa saranno coinvolti diversi VC e che al momento ci sono già Invitalia, Innogest e Quadrivio. Secondo Carlo Purassanta, CEO di Microsoft Italia, il progetto growITup punta a catalizzare 1 miliardo di investimenti entro il 2020. Non mi sembrano pochi 😉
Per maggiori informazioni ti rimando al sito ufficiale dove troverai tutti i dettagli sul processo di selezione, i partner coinvolti, il programma di accelerazione e tanto altro.