Come avere SUCCESSO? Smetti di cercare scorciatoie!

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È vero, il titolo di questo post dice che avrei parlato di come avere successo con una campagna pubblicitaria, un progetto o un blog, ma ti ho anche anticipato che non devi aspettarti una formula magica!

Se hai aperto il post e hai dato un rapido sguardo focalizzando l’attenzione in cerca dei titoli in H2 e dei grassetti e hai lasciato che i tuoi occhi schizzassero immediatamente all’ultima riga alla ricerca della risposta alla domanda “come avere successo?”, fermati e ricomincia daccapo.

Questa volta la call to action è: fermati!

Il primo passo per intraprendere un percorso di valore basato sulla crescita e che miri al successo, infatti, è: saper valutare il tempo.

In economia spesso ha avuto la meglio la celebre formula di Benjamin Franklin “Time is money”. Se, da un lato, è vero che per avere successo occorre valorizzare ogni risorsa ottimizzando e massimizzando il tempo a disposizione perché ci hanno insegnato che “il tempo è denaro”, è anche vero che in alcuni casi la prima cosa da fare è imparare ad attribuire un valore al proprio tempo non solo in termini monetari.

La naturalezza attraverso cui alcune idee di business raggiungono il successo non è mai sinonimo di immediatezza. Ogni best practice, per quanto esplosiva possa apparire all’esterno, ha una sua storia fatta di sviluppi e fasi diverse in cui intervengono molteplici fattori.

Ecco perché non può esistere una formula magica che ti dica come avere successo e che sia capace di funzionare in ogni situazione e di risolvere ogni problema. Questo non significa che non possano esserci buoni consigli, metodologie e tool capaci di generare crescita e accompagnare al successo e al raggiungimento di un obiettivo, ma spesso occorre sperimentare molto, avere pazienza e accettare i fallimenti.

L’imprenditore Walter Chen, in un fantastico post su Entrepreneur.com, riguardo la ricerca della formula magica, scrive:

We love the idea of one super powerful and world-changing solution, especially in the startup community. We constantly look for the business tool version of penicillin!

Eppure nel mondo digitale il fattore velocità ha un ruolo centrale, tutto avviene real time, le soluzioni precedono i bisogni e le persone sono costantemente interconnesse tra loro e con il mondo circostante. Viviamo in un’epoca nella quale idolatriamo frasi come quella famosa di Mark Zuckerberg:

Move fast and break things. Unless you are breaking stuff, you are not moving fast enough.

Certo, occorre essere veloci, ma questo non significa cercare scorciatoie! Se perdi di vista il tempo necessario per costruire le condizioni del successo, mirando direttamente al risultato, difficilmente resterai soddisfatto del percorso… che in fondo non hai fatto!

A mio avviso ci sono tre fasi fondamentali che devono essere attraversate per poter dire di aver fatto un percorso.

  1. Lo studio
  2. La sperimentazione
  3. L’attesa

Eppure quante volte hai avuto la sensazione di star perdendo tempo?!

Ebbene, ti dirò una cosa: la chiave è proprio lì, perdere del tempo non solo non è sbagliato, anzi è necessario e indispensabile.

Non succederà mai di trovare le soluzioni giuste al primo colpo, né di leggere un solo libro per esaurire la conoscenza di un argomento. E anche quando ne avrei letti 10 di libri su come fare un business plan, finché non lo sbaglierai 10 volte e 10 investitori ti rideranno in faccia, non arriverai mai al business plan vincente che ti porterà a chiudere un investimento di 10 milioni.

Ecco perché il tempo che avrai “perso” a sperimentare è piuttosto un investimento di altissimo valore. Perché, se quello che stai cercando è creare valore, allora sappi che il miglior risultato di una ricerca è la ricerca stessa.

Guarda ai tuoi percorsi e ti stupirai a scoprire quante conoscenze hai accumulato senza rendertene conto, semplicemente valorizzando il 20% di quanto hai imparato durante di essi. Il principio di Pareto, conosciuto anche come regola 80/20 (e cioè il fatto che l’80% dei risultati derivi dal 20% delle cause) funziona anche in questo caso.

Per un periodo di tempo prova a tenere traccia delle cose che leggi, i webinar che segui, i corsi a cui partecipi, i consigli che chiedi a consulenti e coach e prova a catalogarli in due colonne: “utile” e “inutile”.

Ti accorgerai che con il 20% delle conoscenze acquisite hai ottenuto l’80% dei tuoi risultati, ma anche che è solo da un 100% fatto di ricerca, pratica e fallimenti che potrai trarre quel 20% che ti porterà al successo!

Ti lascio con un bellissimo video di Astro Teller sull’importanza del fallimento.

Su questo tema ho anche pubblicato un video:

https://www.facebook.com/raffaelegaitocom/videos/676919349161197/

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